Quando il partner inizia a sospettare di essere tradito rivolgersi ad un investigatore privato è la
scelta migliore in quanto, in sede giudiziaria, le prove “casalinghe” (ad esempio segnalare cambi di
abitudini o controllare il cellulare) probabilmente non verrebbero nemmeno considerate dal Giudice
in Tribunale.
La necessità di raccogliere prove di rilevanza giuridica deriva dal fatto che il rapporto tra marito e
moglie è regolato dalla legge e l’adulterio integra una violazione, a differenza del rapporto tra
fidanzati o conviventi.
L’agenzia di investigazione è autorizzata dalla Prefettura a svolgere attività di pedinamento,
appostamento e produzione di prove fotografiche, video e circostanziali.
In fase di pedinamento o sorveglianza, gli strumenti più utilizzati sono le videocamere, le
fotocamere, gli smartphone, i teleobiettivi e il localizzatore GPS: i primi implicano un contatto poco
distante con il soggetto da immortalare, mentre i localizzatori sono molto affidabili ed evitano
l’esposizione diretta dell’esperto.
L’investigatore deve essere imparziale durante l’indagine, analizzando con dettaglio e senza
pregiudizio tutte le informazioni ottenute, oltre che a porre degli interrogativi adeguati anche
rispetto alle situazioni emotivamente più delicate.
Dunque, lo svolgimento di indagini inerenti ai casi di infedeltà coniugale si svolgono come
descritto:
– Colloquio conoscitivo con il cliente per raccogliere le prime informazioni
– Analisi e organizzazione delle informazioni in un piano di azione operativo
– Preventivo che delinea i costi e i tempi dell’attività
– Sopralluogo: attività di sorveglianza, programmazione delle attività e fissare l’obiettivo
– Appostamento, pedinamento con GPS e riprese video-fotografiche
– Report: resoconto dettagliato e ricostruito in ordine cronologico di tutti i fatti avvenuti nel periodo stabilito dal mandato con gli allegati utili (con date, persone e orari)
– Eventuale testimonianza dinanzi al Giudice, solo se richiesto